Le torri di raffreddamento sono ovunque: sopra i tetti degli ospedali, accanto alle centrali elettriche e persino nei grandi impianti industriali. Ma come funzionano davvero? E quali dettagli importanti si nascondono dietro il loro semplice aspetto? Scopriamo insieme i 7 segreti che rendono le torri di raffreddamento così fondamentali e affascinanti.
1. Non raffreddano con il ghiaccio, ma con l’aria e l’acqua
Molti pensano che le torri di raffreddamento funzionino come un grande frigorifero, ma il loro trucco è l’evaporazione. L’acqua calda proveniente da macchinari industriali o sistemi di condizionamento viene spruzzata all’interno della torre in piccole goccioline.
L’aria fresca, che entra grazie a potenti ventole, colpisce queste gocce, facendo evaporare una parte dell’acqua e portando via il calore. Il risultato? Acqua più fresca, pronta per essere riutilizzata!
2. L’acqua non viene mai sprecata (se la torre è ben gestita!)
Uno dei segreti delle torri di raffreddamento è il loro ciclo continuo. L’acqua, una volta raffreddata, torna all’inizio del processo, pronta a raccogliere nuovo calore. Solo una piccola quantità si perde attraverso l’evaporazione.
Ma attenzione: senza una corretta gestione, si rischia di sprecare acqua preziosa, soprattutto in zone con restrizioni idriche come i deserti.
3. Non esiste un solo tipo di torre di raffreddamento
Le torri di raffreddamento non sono tutte uguali! Ecco le principali:
- crossflow: l’acqua scende verticalmente mentre l’aria soffia orizzontalmente, creando un flusso incrociato.
- counterflow: l’acqua scende mentre l’aria sale, in un vero e proprio “scontro” tra flussi.
- forced-draft vs. induced-draft: la differenza? La posizione della ventola: nella forced-draft si trova alla base, nella induced-draft si trova in cima.
- naturale vs. meccanica: le torri a tiraggio naturale usano la forma della torre per far salire l’aria calda, mentre quelle a tiraggio meccanico usano ventole, consumando più energia.
Ogni tipo di torre di raffreddamento è progettato per esigenze specifiche.
4. Alcune torri sono costruite in fabbrica, altre direttamente sul posto
Le torri di raffreddamento possono essere
- assemblate in fabbrica e spedite in pezzi da montare in loco
- costruite direttamente sul posto
La scelta dipende dalle dimensioni e dalle esigenze dell’impianto, solitamente si preferisce montarle sul posto se gli impianti sono di grandi dimensioni o con esigenze specifiche.
5. Il cuore del sistema è il misuratore di flusso
Senza un misuratore di portata preciso, l’intero sistema rischia di diventare inefficiente. Questi strumenti misurano quanta acqua entra ed esce dalla torre, permettendo di dosare correttamente i prodotti chimici necessari per evitare corrosione, alghe e incrostazioni.
Non tutti i misuratori di flusso sono uguali e, per le torri di raffreddamento e sistemi HVAC, la precisione è fondamentale.
Tecnova HT offre due soluzioni avanzate:
- FPI Mag di McCrometer: ideale per nuove installazioni e retrofit grazie all’installazione hot-tap ad inserzione senza interruzioni, accuratezza ±0,5%, requisiti minimi di tratto rettilineo e garanzia di 5 anni,
- QTL Mag: progettato per ambienti industriali e acque reflue, con materiali anticorrosione e tecnologia anti-ostruzione.
Entrambi ottimizzano il trattamento dell’acqua, riducono i consumi e garantiscono efficienza e conformità normativa.
6. Senza il giusto trattamento chimico, la torre può diventare un problema di salute
L’acqua che circola nelle torri di raffreddamento può diventare un ambiente ideale per la crescita di batteri, come la legionella, se non viene trattata correttamente.
La legionellosi è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila, trasmessa per inalazione di aerosol contaminato da impianti idrici. Si manifesta come polmonite (Malattia del Legionario) o sindrome simil-influenzale (febbre di Pontiac) e si previene tramite la manutenzione e la disinfezione degli impianti a rischio.
Ecco perché è essenziale dosare con precisione i prodotti chimici per mantenere l’acqua pulita e sicura.
7. Una gestione efficiente può far guadagnare incentivi ecologici
Sapevi che una gestione efficiente delle torri di raffreddamento può far guadagnare punti per la certificazione LEED Italia? Questo riconoscimento premia edifici sostenibili per efficienza energetica, risparmio idrico e benessere degli occupanti.
Il sistema LEED, introdotto in Italia dal GBC Italia nel 2010, assegna crediti in otto categorie, come energia, materiali e qualità degli ambienti interni. Il punteggio finale determina quattro livelli di certificazione: Base, Argento, Oro e Platino.
Solo gli edifici possono ottenere la certificazione, ma materiali e prodotti possono contribuire ai crediti necessari.
Non solo torri, ma veri e propri sistemi intelligenti
Le torri di raffreddamento non sono semplici “ventole giganti” per l’acqua calda. Sono sistemi complessi, progettati per risparmiare energia, acqua e garantire il funzionamento sicuro delle industrie. Con la giusta gestione, non solo riducono i costi, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale.