L’operazione di Pigging è estremamente comune in tutto il segmento Oil & Gas essendo legata in modo indissolubile alla presenza di lunghe pipeline che permettono il trasferimento di fluidi di processo sia in fase liquida come grezzo o distillati sia in fase gas come metano: è una operazione che prevede una pulizia di tutto il tratto di tubazione interessata essendo capace di rimuovere sia residui solidi di processo o corpi estranei così come eliminare gas magari tossici rimasti in linea.
Ma come avviene l’operazione di pigging? Che apparecchiature occorre installare?
In pratica lungo la pipeline vengono disposti dei serbatoi cilindrici orizzontali detti Launcher / Lanciatori provvisti posteriormente di un grosso portellone e connessi dall’altro lato con la pipeline principale, tratto chiamato in gergo kicker. Ogni serbatoio è provvisto di una tubazione come bypass e presenta una serie di dreni connessi alla fogna normale/oleosa/acida e dei vent connessi al sistema blowdown per lo spurgo gassoso, come da schema sottostante
Dall’altra parte del segmento di pipeline abbiamo un serbatoio simmetrico chiamato Receiver / Ricevitore che come scritto è equipaggiato in modo speculare
Questi 2 serbatoi hanno il compito, che svolgono in maniera alternata, di lanciare ( launcher ) e ricevere ( receiver ) il nostro bel pig o maiale, che non è null’altro una specie di struttura a forma di siluro, a forma di supposta secondo alcuni, che viene lanciata all’interno della pipeline letteralmente raschiando l’interno della tubazione, trascinando nella sua folle corsa tutti i detriti solidi e le sacche gassose e terminando la sua opera all’interno del ricevitore. Vediamo un esempio fra i tanti del cosiddetto “pig”…
In buona sostanza quindi per eseguire il pigging in modo corretto l’Operatore dovrebbe in estrema sintesi
- Aprire il portellone, caricare il maiale all’interno, chiudere il portellone
- Pressurizzare il serbatoio ed aprire la kicker-line utilizzando la pressione del processo come fluido motore per spingere il pig
- Ricevere il pig nel serbatoio di arrivo, chiudere la linea di arrivo, ventare e drenare
- Aprire il portellone ed ispezionare il pig se integro e se riutilizzabile
D’accordo ma perché l’operazione di pigging è così pericolosa?
Perché purtroppo l’arrivo e la partenza comportano una sequenza di apertura e chiusura di portelloni, valvole manuali e valvole motorizzate che se non eseguita alla perfezione potrebbe portare a diverse gravi, se non tragiche, conseguenze per la sicurezza in impianto di Operatori ed Apparecchiature…tipicamente infatti:
- Occorre sempre tener conto che ogni serbatoio può lanciare e ricevere quindi magari cambiando turno non si sa se il maiale deve partire o se arrivato da poco
- Sia in arrivo che in partenza il serbatoio è sempre in pressione quindi aprire il portellone inavvertitamente prima della depressurizzazione significa la morte
- Se il serbatoio non viene ventato per eliminare i gas tossici accumulati, all’atto dell’apertura del portellone si può morire intossicati
nasce quindi la necessità da parte dell’ HSE manager di obbligare ad eseguire la sequenza ad ogni operatore attraverso l’implementazione di una strategia di sicurezza basata sull’installazione degli interblocchi di processo a chiave captiva che coinvolgano quindi
- valvole manuali su dreni e vent
- valvole MOV sulla kicker line
- portellone posteriore
come da foto seguenti;
Vediamo più in dettaglio un esempio di una sequenza di process interlocking per l’operazione di pigging
Come prima cosa è necessario capire che le sequenze guidate degli interbloccaggi di processo tra l’operazione di PSV Switch-Over e l’operazione di Pigging sono estremamente diverse in quanto per la prima si parla di sequenza lineare mentre per il pigging si parla di sequenza non-lineare. Cosa cambia? Quando si scambiano le valvole di sicurezza l’Operatore ha una sequenza che non prevede il riutilizzo di chiavi ma usa una chiave alla volta e soprattutto una volta sola, nel pigging invece le chiavi sono usate più di una volta per altrettanti segmenti di sequenza pertanto in aggiunta agli interbloccaggi SOFIS ha ideato una unità meccanica MPCU per il ritiro, lo scambio ed il rilascio delle chiavi secondo sequenza dettata dal Processo e dall’HSE Manager, posizionata nelle immediate vicinanze del Launcher e del Receiver, come da foto
Ora è il momento di guardare in questo video esplicativo un esempio di sequenza non lineare del pigging, dove a sinistra in basso si vede la MPCU
Con TECNOVA HT e SOFIS ogni singola operazione di pigging è ben studiata e contestualizzata cliente per cliente e oltre agli interblocchi, chiavi e MPCU, è disponibile anche il Service worldwide 24/7/365 per il montaggio, settaggio e start-up di ogni applicazione. Safety, first!
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