Le Misure di Portata per Liquidi rappresentano sin dal 1974 il core business di TECNOVA HT e pertanto è comprensibile che le soluzioni tecniche disponibile siano moltissime, sovrapposte molto spesso e per budget diversi. In realtà però sottolineiamo come la scelta della Misura di Portata è estremamente più semplice se si seguono delle regole minime di selezione tecnica quali raccolta dei dati di Processo, dati Meccanici, Installazione Area Sicura o Pericolosa, Budget di spesa…[continua sotto…]

Le misure di portata tecnicamente più semplici sono quelle basate sull’applicazione del teorema di Bernoulli e quindi sull’utilizzo di un flow element che in qualche modo sia in grado di restringere la sezione di passaggio, aumentare la velocità del liquido e quindi far cadere la pressione come ad esempio la flangia tarata, il pitot, il v-cone od il wafer-cone: questa caduta di pressione viene letta da un trasmettitore di pressione differenziale tipo FKC che restituisce la portata volumetrica. Quest’ ultima se opportunamente compensata in Pressione e Temperatura viene trasformata in portata massica. Vantaggi: costo ridotto, funzionano sempre, nel caso di v-cone o wafer-cone non usano i soliti diametri monte valle. Svantaggi: sono misure intrusive cioè occorre tagliare il tubo del processo e flangiare per garantire l’accoppiamento, per diametri importanti il costo cresce.

Altre misure di Portata per liquidi possono presentare invece un corpo statorico cioè la carcassa del misuratore con un corpo rotorico che appunto ruota all’interno dello statore mosso direttamente dal fluido di processo. All’interno dello statore vi è solitamente un pick-up magnetico o similare che trasforma la rotazione in impulsi trasmessi ad una elettronica locale. A questa famiglia appartengono i misuratori di portata a turbina e i positive displacement meters detti pd meters. Vantaggi: precisione e ripetibilità fuori dal comune, durano per anni anche se presentano parti in movimento, funzionano sia con raw water/bfw/demi piuttosto che con qualunque idrocarburo e quindi trovano enorme impiego nell’ Oil & Gas così come nel Navale. Svantaggi: non vanno bene per fluidi sporchi, per diametri importanti il costo cresce, introducono una perdita di carico nel circuito.

Se invece dovesse essere necessario misurare specificatamente acqua potabile o acqua di raffreddamento, comunque liquido conducibile, la scelta principe ricade sicuramente sul principio di misura elettromagnetico detto in breve “magnetico”. E’ infatti la prima scelta per chi lavora in municipalizzate o in acquedottistica e si occupa di adduzione e distribuzione di acqua potabile alla popolazione. TECNOVA HT ne propone 2 tipologie, il classico misuratore di portata elettromagnetico flangiato ed il nuovissimo FPI Full Profile Insertion per diametri più importanti. Vantaggi: accurato e ripetibile, nessuna manutenzione, affidabile nel tempo, costo ridotto per diametri medio-piccoli, FPI può essere più vantaggioso. Svantaggi: funziona solo con acqua conduttiva quindi non acqua demi o idrocarburi, occorre tagliare il tubo del processo e flangiare per garantire l’accoppiamento mentre per FPI occorre almeno montare una presa in carico da DN 2″.

Uno dei principi di misura della portata liquida è sicuramente quello ultrasonico che utilizza il concetto di tempo di transito o “transit-time”: dei trasduttori, sempre in coppia ed almeno 2, producono e raccolgono un treno ultrasonico che a seconda del senso di flusso verrà ritardato o meno, questa differenza temporale è proporzionale alla velocità e quindi, conoscendo la sezione , alla portata. Innanzitutto è un principio di misura estremamente flessibile essendo disponibile sia nella versione portatile con sensori clamp-on, sia nella versione fissa sempre con sensori clamp-on e sia nella versione a tronchetto flangiato. Vantaggi: permette nella versione portatile di eseguire delle prove, controlli e test di tipo spot, nella versione esterna i costi di installazione sono minimizzati, non ha parti in movimento e la manutenzione consiste solo nel ripristino del fluido siliconico fra trasduttore e parete del tubo. Svantaggi: non è accuratissimo, se i trasduttori si spostano anche di poco la misura viene sballata, a tronchetto è più preciso ma occorre tagliare il tubo del processo e flangiare per garantire l’accoppiamento, soffre la presenza di bolle o particelle, per alte temperature ha costi importanti.

Ogni flow element o misuratore all’occorrenza può essere sempre completato da un apposito flowcomputer o indicatore/totalizzatore che potete trovare nella sezione dedicata come

  • ERW 700 di FUJI Electric certificato CE MID & EN 1434-1 per applicazioni fiscali con loop completi di misura di portata e temperature: calcola il calore ceduto come DT
  • La serie F di Fluidwell classica scelta per misuratori di portata a turbina o pd meters
  • La serie E sempre di Fluidwell in esecuzione EEX d e anche con custodia in SS per l’OIl & Gas più estremo
  • Flowcomputers più specifici come la serie AI01 dedicata al controllo iniezione chemicals
  • La nuova famiglia 212 di Contrec come Calcolatore Energia Acqua secondo EN 1434 per Riscaldamento/Raffrescamento
  • Per l’Oil & Gas o il Petrolchimico con Barton Nuflo Cameron dal semplice MC-II fino a MC-III versione EEXd oppure con una gestione ancora più completa e raffinata grazie a Scanner 2000 anche wireless Scanner 3100 .

Misure di Portata Liquidi

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