Le Misure di Portata per Gas racchiudono servizi critici per qualunque impianto come la misura dell’aria compressa piuttosto di quella dei gas tecnici come azoto, passando per la verifica consumi gas di rete per le utenze o per alimentazione caldaia fino alla misura fiscale di gas tramite gasdotti magari anche transnazionali. E’ quindi del tutto spiegabile la molteplicità dei principi di misura che si possono utilizzare ma che fortunatamente sono anche ben specifici per applicazioni verticali. [continua sotto…]
Misure di Portata Gas
Le misure di portata per fase gas tecnicamente più semplici sono quelle basate sull’applicazione del teorema di Bernoulli e quindi sull’utilizzo di un flow element che in qualche modo sia in grado di restringere la sezione di passaggio, aumentare la velocità del gas e quindi far cadere la pressione come ad esempio la flangia tarata, il pitot, il darcy, il v-cone od il wafer-cone: questa caduta di pressione viene letta da un trasmettitore di pressione differenziale tipo FKC che restituisce la portata volumetrica. Quest’ ultima se opportunamente compensata in Pressione e Temperatura viene trasformata in portata massica. Vantaggi: costo ridotto, funzionano sempre, nel caso di v-cone o wafer-cone non usano i soliti diametri monte valle. Svantaggi: sono misure intrusive cioè occorre tagliare il tubo del processo e flangiare per garantire l’accoppiamento, per diametri importanti il costo cresce.
I misuratori di portata a turbina sono altre misure di Portata per gas che presentano un corpo statorico cioè la carcassa del misuratore ed un corpo rotorico con palette che appunto ruota all’interno dello statore mosso direttamente dal fluido di processo. All’interno dello statore vi è solitamente un pick-up magnetico o similare che trasforma la rotazione in impulsi trasmessi ad una elettronica locale. Vantaggi: precisione e ripetibilità fuori dal comune, durano per anni anche se presentano parti in movimento, funzionano con qualsiasi gas, idrocarburico o meno e quindi trovano enorme impiego nell’ Oil & Gas da più di cinquant’anni. Svantaggi: non vanno bene per gas sporchi, per diametri importanti il costo cresce, introducono una perdita di carico nel circuito.
Uno dei principi di misura della portata gas più interessante è sicuramente quello ultrasonico che utilizza il concetto di tempo di transito o “transit-time”: dei trasduttori, sempre in coppia ed almeno 2, producono e raccolgono un treno ultrasonico che a seconda del senso di flusso verrà ritardato o meno, questa differenza temporale è proporzionale alla velocità e quindi, conoscendo la sezione, alla portata. Dedicato alla misura di Aria Strumenti o Azoto presenta il vantaggio di essere tollerante alla presenza di gocce di condensato o particelle trascinate ma occorre tagliare e flangiare il tubo di processo.
Il Thermal Mass Meter o Misuratore di Portata a principio Massico Termico è di gran lunga il perfetto connubio fra economicità di acquisto, ne esistono tantissime versioni, e facilità di installazione, esiste la versione a tronchetto ma anche ad inserzione, ma soprattutto deve la sua fama al fatto che misura direttamente la Portata Volumetrica Normalizzata [Nm/hr] o Standardizzata [Stdm3/hr] oppure la Portata Massica del gas fluente [kg/hr]. Non ha parti in movimento quindi non ha manutenzioni specifiche ma come punto debole ha la richiesta di gas pulito e soprattutto non umido perché le gocce di condensato inficiano la qualità della misura: installato con accortezza è una delle soluzioni standard per la misura del biogas.
Ogni misuratore di portata gas sia a turbina sia tipo flow element può essere agevolmente essere completato con un flowcomputer o indicatore/totalizzatore che potete trovare nella sezione dedicata come
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